Pelle in gravidanza: consigli di bellezza per le future mamme

La gravidanza è il periodo in cui il corpo di una donna si trasforma per accogliere la nuova vita che ha in grembo. Particolare attenzione va posta quindi ai cosmetici che si utilizzano in questo periodo per preservare pelle e capelli e non compromettere la salute del bebè in arrivo.

Avete presente quella luce particolare che emanano le donne in dolce attesa? Ebbene, non si tratta di credenze popolari o suggestione, sin dalle prime settimane di gravidanza, infatti, il corpo di una donna vive una nuova giovinezza. L’invecchiamento cellulare rallenta e i tessuti si rigenerano più velocemente, il viso appare più luminoso, i capelli sono più morbidi e lucenti e il corpo è più tonico ed elastico.

Però la gravidanza è anche il periodo in cui il corpo di una donna si trasforma ed ha bisogno di nuove cure e attenzioni. La pelle può diventare più sensibile e reattiva, in alcuni casi può comparire una sorta di acne, possono formarsi smagliature (strie) e macchie solari (cloasma gravidico). Particolare attenzione va posta quindi ai cosmetici che si utilizzano in questo periodo per preservare la pelle e non compromettere la salute del bebè in arrivo.

Le cure per il corpo

Le smagliature o strie sono sicuramente uno degli inestetismi più temuti dalle future mamme. Dovute in parte all’aumento di peso e in parte alle variazioni ormonali, compaiono durante la gravidanza nelle persone predisposte su pancia, seno e glutei a causa della rottura delle fibre di collagene presenti nel derma, dapprima come striature di colore rosso-violaceo poi bianco brillanti nello stadio avanzato. L’unico modo per prevenirle o ridurne la formazione è quello di tenere sotto controllo il peso corporeo, fare attività fisica ed evitare di indossare abiti troppo aderenti per facilitare la circolazione e il ricambio cellulare. Fondamentale è poi applicare quotidianamente una buona crema dalle proprietà elasticizzanti.

L’alimentazione deve essere varia ed equilibrata ricca soprattutto di frutta e verdura, legumi, frutta secca, pesce azzurro e oli vegetali che aiutano la rigenerazione della pelle e delle fibre di collagene. Durante la gravidanza il fabbisogno di amminoacidi aumenta, pertanto, in caso di diete vegane, è consigliabile seguire le indicazioni di un bravo nutrizionista per evitare di incorrere in carenze nutrizionali. Anche l’attività fisica praticata con costanza aiuta a mantenere la pelle tonica ed elastica. Via libera quindi allo yoga, all’aquagym e a mezzora di passeggiata al giorno. Gli effetti anche in questo caso saranno positivi per tutto l’organismo.

Creme “antismagliature” e oli vegetali come l’olio di germe di grano, l’olio di oliva, l’olio di avocado e il burro di karitè, da applicare quotidianamente sin dai primi mesi di gravidanza, sono altrettanto fondamentali per prevenire la formazione delle smagliature. Non è necessario acquistare prodotti dichiaratamente “premaman” o “antismagliature”, può bastare infatti una semplice crema corpo ricca di ingredienti ad azione emolliente ed elasticizzante: oli e burri vegetali, vitamina E e amminoacidi ad azione riparatrice e pro-collagene sono alcuni esempi.

Si può eventualmente arricchire al momento la crema corpo mischiando sul palmo della mano una noce di crema con qualche goccia di olio di oliva o di olio di germe di grano, oppure, applicare sulla pelle prima un leggero strato di olio o di burro di karitè e poi la crema.

Sconsigliata invece l’applicazione di solo olio, tra tutti il più in voga quello di mandorle dolci, che con il tempo può invece rendere la pelle secca e asfittica.

Sono inoltre da evitare le creme e gli oli per il corpo contenenti oli essenziali, estratti vegetali di vario tipo (ginseng, alghe, centella asiatica ecc), caffeina, retinolo e acido glicolico di cui sono ancora disponibili pochi studi sulla loro sicurezza in gravidanza. Gli oli essenziali sono sostanze altamente penetranti e ad oggi sappiamo poco sul loro comportamento una volta che sono entrati nella circolazione sanguigna, in particolar modo dopo che hanno attraversato la placenta e sono arrivati al feto. Allo stesso modo, durante la gravidanza, devono essere evitati tutti i prodotti anticellulite. Per contrastare ritenzione idrica e gambe gonfie occorre bere molta acqua e ridurre drasticamente il sale nei cibi. Sono utili, nonché rilassanti e piacevoli, i massaggi linfodrenanti eseguiti con tocchi leggeri da mani esperte.

Un mese e mezzo prima del parto alcune attenzioni devono essere dedicate anche alla cute del capezzolo. Per predisporli alla suzione del bambino durante l’allattamento, i capezzoli vanno massaggiati ogni giorno con burro di karitè. Il burro di karitè ha proprietà nutritive, lenitive e cicatrizzanti e l’uso quotidiano mantiene i capezzoli morbidi evitando la formazione delle ragadi. Dopo il parto, prima di allattare, i capezzoli devono essere detersi – basta anche solo un po’ d’acqua tiepida – e poi reidratati con un velo di burro di karitè dopo l’allattamento.

Viso e capelli in primo piano

Per via dei cambiamenti ormonali in atto, anche la pelle del viso e i capelli possono subire dei cambiamenti. Le più fortunate avranno la pelle più radiosa e pulita e i capelli soffici e luminosi. In altri casi, soprattutto se in passato si è già sofferto di acne o se si ha la pelle tendenzialmente grassa e impura, complice una maggiore produzione di sebo dovuta all’aumento degli ormoni maschili (androgeni), può succedere che i tanto agognati brufoli possano ricomparire.

Per le stesse ragioni anche i capelli potranno apparire più grassi. Si tratta in genere di un periodo transitorio che regredisce dopo il primo trimestre di gravidanza o comunque dopo il parto. In questi casi la regola è quella di mantenere la pelle accuratamente pulita, detergendo il viso mattina e sera con prodotti delicati e applicando un tonico astringente a base di idrolato di amamelide. E, anche se tendenzialmente più grassa, la pelle va idratata.

Sono da preferire le creme-gel, più leggere rispetto alle emulsioni tradizionali a base di oli e burri vegetali, in grado di mantenere il giusto grado di idratazione senza ostruire ulteriormente i pori. Può essere utile, una volta a settimana, applicare una maschera purificante a base semplicemente di acqua e argilla, dalle proprietà purificanti e astringenti. Per ridurre l’infiammazione si può applicare un po’ di gel di aloe vera sui brufoli e, importante, mai schiacciare le pustole perché, oltre a peggiorare l’infiammazione, si corre il rischio che rimangano sul viso antiestetiche macchie e cicatrici. Per via degli estrogeni, infatti, la pelle del viso è maggiormente predisposta alla formazione di macchie (cloasma gravidico) dovute all’accumulo di melanina in alcune aree del viso, generalmente labbro superiore, fronte e guance. Ad esserne colpite sono per lo più le donne brune con la carnagione olivastra, ma non è detto che non possano comparire anche in chi è bionda ed ha la pelle chiara. Per prevenirle è opportuno evitare l’esposizione diretta al sole e applicare sul viso, ogni giorno, una crema protettiva a base di filtri solari (anche in città!) preferibilmente di tipo minerale (ossido di zinco e biossido di titanio).

Se se ne fa uso, anche il fondotinta in gravidanza può essere un’ottima protezione per il viso, soprattutto durante il periodo invernale. I trattamenti schiarenti e depigmentanti, in caso di macchie già formate, andranno invece tutti rimandati dopo il parto così come i trattamenti anticellulite o rassodanti per il corpo.

 

Tingere i capelli in gravidanza si può?

Infine, una nota sulle tinte per i capelli: anche quelle vendute come naturali in erboristeria, vanno evitate in gravidanza. Attenzione altresì all’hennè e alle miscele a base di altre erbe tintorie che vanno applicate solo a partire dal secondo trimestre di gravidanza e tenute in posa non più di un’ora, magari servendosi di un casco riscaldante per velocizzare il processo e favorire la fissazione del colore. Recentemente il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (SCCS) ha valutato come sicuri i prodotti a base di Lawsonia Inermisis (Hennè) mentre necessitano di nuove valutazioni i prodotti a base di Indingofera tinctoria (Indigo). Per coprire i capelli bianchi in alternativa, è possibile effettuare dal parrucchiere i “colpi di sole” con il metodo della cuffia che impedisce il contatto diretto tra prodotto schiarente e cuoio capelluto.